Recensione Huawei P40 Pro: smartphone e fotocamera top con un “ma”

recensione huawei p40 pro
8.5
Comparto fotografico tra i migliori sul mercato
Prestazioni top e modulo 5G
Autonomia fino a 2 giorni di utilizzo mediamente intenso
Display luminoso e colori ricchi
Buon sistema operativo EMUI 10.1

In questa recensione scopriamo Huawei P40 Pro, il nuovo top di gamma del colosso cinese lanciato ufficialmente alcune settimane fa.

Si tratta di uno smartphone affidabile, con una struttura ed un design ricercati e di qualità, prestazioni top e che presenta uno dei migliori comparti fotografici che è possibile trovare attualmente in commercio (lenti Leica).

Purtroppo, non è tutto oro quel che luccica. Infatti, P40 Pro appartiene alla prima generazione di telefono Huawei privi delle licenze per l’utilizzo dei servizi Google, mancanza conseguente al ban voluto negli Stati Uniti.

Ovviamente, si può vivere anche senza, ma cambiare repentinamente le abitudini potrebbe essere, per alcuni, abbastanza ostico (ci son comunque dei modi per utilizzare la quasi totalità delle app a cui siamo abituati, più avanti nell’articolo mostrerò come).

Se sei alla ricerca di uno smartphone e hai bisogno di una panoramica dei migliori modelli per fascia prezzo, puoi consultare la nostra guida al miglior smartphone 2020.

Recensione Huawei P40 Pro: valutazione

8.5 Voto
Tutto al top ma senza Google

Huawei P40 Pro è uno smartphone top di gamma completo, con prestazioni eccellenti ed un comparto fotografico tra i migliori (se non il migliore) in commercio. Tutto gira alla grande e l'autonomia arriva senza problemi a due giorni. Tuttavia, la mancanza delle licenze per i Google Services si fa sentire, influenzando necessariamente il giudizio finale sul dispositivo.

Design
8.5
Fotocamera
9
Sistema operativo
8.5
Huawei Mobile Services (alternativa a Google)
7
Prestazioni
9
Esperienza d'uso
8.5
Autonomia
9
PRO
  • Comparto fotografico tra i migliori sul mercato
  • Prestazioni top e modulo 5G
  • Autonomia fino a 2 giorni di utilizzo mediamente intenso
  • Display luminoso e colori ricchi
  • Buon sistema operativo EMUI 10.1
CONTRO
  • Google Services non presenti
  • Jack audio assente
  • Memoria espandibile solo nanoSD Huawei
Voto utenti: 4 (6 votes)

Caratteristiche P40 Pro

  • Diagonale display: 6,58″
  • Tipologia display: AMOLED
  • Risoluzione display: 1200 x 2640 ppx
  • Densità pixel: 441 ppi
  • Processore: HiSilicon Kirin 990 5G 2,86 GHz
  • RAM: 8GB
  • ROM: 256GB espandibile
  • Sistema operativo: EMUI 10.1
  • Fotocamere: Principale –> 50MP, f/1.9 con stabilizzatore e autofocus; Seconda fotocamera –> Grandangolare 40MP f/1.8; Terza fotocamera –> Zoom 5X, 12 MP f/3.4; Fotocamera frontale: 32MP f/2.0; 2a fotocamera frontale 2MP
  • Video: 3840 x 2160 60 fps
  • Batteria: 4200 MAh
  • Sensori: accelerometro, giroscopio, sensore di prossimità, riconoscimento facciale, sensore di impronte digitali, barometro, sensore di luminosità, GPS/Glonass
  • Connettività: WiFi 802.11 a/b/g/n/ac/ax
  • Impermeabilità: IP68
  • SIM: Dual SIM / SIM+ eSIM
  • Jack audio: no (USB Type-C(9
  • Alimentatore: Type-C 40W
  • Tempo di ricarica: 30min
  • Ricarica wireless: sì (solo con dispositivi compatibili Huawei)

Recensione P40 Pro

Unboxing Huawei P40 Pro

Nella confezione di vendita troviamo:

  • Huawei P40 Pro
  • Alimentatore 40W
  • Cavo di ricarica
  • Auricolari (Type-c)

Smartphone dal design accattivamente, ma scivoloso

Huawei P40 Pro si presenta come un telefono dall’eccellente qualità costruttiva in vetro e metallo.

Alcuni utenti si lamentano dell’eccessiva scivolosità del telefono, data dalla scocca posteriore liscia e satinata. Personalmente, devo dire che non ho avuto troppi problemi a mantenere una presa salda (e vi parla un cascatore seriale di smartphone).

Huawei P40 Pro recensione

Il display frontale dello smartphone, curvo su due lati, è protetto da un vetro curvo su 4 lati (Quad Curve Overflow), che avvolge la parte frontale dello smartphone e conferisce al dispositivo un’impressione di qualità assolutamente sopra la media.

Al tatto l’impressione è la stessa, grazie al touch & feeling premium che i materiali e la particolare conformazione con vetro curvo senza spigoli riescono ad offrire. I dettagli sono curati nei minimi particolari ed il risultato è evidente.

P40 Pro recensione

In alto a sinistra troviamo un notch ovale (piuttosto prominente), il che potrebbe far storcere il naso a qualcuno) dove sono alloggiate le due fotocamere anteriori. Tra queste, è posizionato il sensore per le air gesture.

fotocamera frontale P40 Pro

Sul lato posteriore, abbiamo invece il modulo fotografico principale targato LEICA, di forma rettangolare e con una sporgenza accettabile (circa un millimetro e mezzo), almeno rispetto ad altri modelli in commercio. Guardando il lato posteriore del telefono si ha l’impressione di essere davanti ad una cara e vecchia fotocamera compatta.

Fotocamera P40 Pro

Sul lato destro troviamo i pulsanti fisici per il volume ed il tasto Power. Lo slot per SIM e SD è posto sul lato inferire, insieme all’entrata USB Type-C e allo speaker mono.

Per essere un dispositivo della nuova generazione può essere definito “compatto”, sebbene parliamo di un dispositivo con diagonale del display pari a 6,58″. Le dimensioni sono infatti 158.2 x 72.6 x 8.9 m, per un peso di 203g. Inoltre dispone della certificazione IP68 per la resistenza contro acqua e polvere.

spessore p40 pro

Display Huawei P40 Pro

Huawei P40 Pro dispone di un pannello OLED da 6,58″ con risoluzione 1200 x 2640 px ed una densità di pixel pari a 471ppi. La particolare risoluzione dello schermo è una sorta di via di mezzo fra FullHD+ e QHD+.

Il vero punto di forza del display è tuttavia il supporto alla frequenza di aggiornamento (refresh rate) pari a 90 Hz.

display P40 Pro

Questo si traduce in un’ottima fluidità di utilizzo, sebbene l’impatto sulla batteria non sia da sottovalutare. Dalle impostazioni è comunque possibile scegliere fra 60Hz e 90Hz.

La luminosità è di tutto rispetto, così come il livello di contrasto e la gamma cromatica, ricca e precisa. Ottima la visibilità all’aperto: anche in condizioni di luce solare molto forte i colori rimangono vividi ed i caratteri ben visibili.

Nella parte superiore del display è presente anche il sistema audio a conduzione, che permette l’utilizzo della tecnologia Acustic Display Technology (capsula auricolare non presente).

Comparto hardware del P40 Pro

Il comparto hardware di Huawei P40 Pro è da vero top di gamma. Il processore montato è un HiSilicon Kirin 990 nella versione 5G (unica differenza rispetto al predecessore, ovvero P30 Pro). Questo processore dispone di 8 core (2x 2,86 Gz Cortex A-76, 2x 2,76 GHz Cortex A-76, 4x core Cortex A-55 1,95 GHz).

La RAM è da 8GB, mentre la memoria di archiviazione è pari a 256GB. Questi sono ovviamente espandibili, ma solo con nano SD di casa Huawei. Peccato per quest’ultimo punto, che crea delle effettive limitazioni nella scelta delle schede di memoria da inserire nel telefono.

Presenti il modulo NFC, GPS/Glonass, Galileo, WiFi 6, Bluetooth 5.0 ed un sensore infrarossi, utilizzato per le Air Gesture.

Come anticipato, sul lato inferiore troviamo l’ingresso Type-C versione 3.1. Manca invece il jack audio da 3,5 mm (si usa lo stesso ingresso Type-C dedicato alla ricarica).

Huawei OS EMUI 10.1

Il sistema operativo di Huawei P40 PRO è Huawei EMUI 10.1 (basato su Android 10), la nuova versione dell’OS del brand cinese, migliorata sotto diversi punti di vista. Infatti, il software è cucito su misura per il processore Kirin 990 integrato, gira senza esitazioni anche in condizioni di stress, presenta poche pecche e i bug sono ridotti al minimo.

L’estetica delle icone e dei menu è curata nei minimi particolari, con caratteri e forme piacevoli alla vista. Il feedback tattile con vibrazione non è invece alla pari con i modelli della stessa fascia prezzo (impressione provata da chiunque abbia testato Huawei P40 Pro).

Home EMUI 10.1

Naturalmente, tra le numerose app preinstallate è presente l’ottima Huawei Health per il monitoraggio dei propri dati biometrici, indispensabile se si utilizza un prodotto come Huawei Watch GT2 o un altro wearable targato Huawei o o Honor.

Disponibili anche le air gestures, azionabili grazie al sensore infrarossi integrato nel modulo fotografico frontale. Queste permettono di scorrere una pagina o catturare uno screenshot senza toccare lo schermo. Tuttavia, per una riuscita ottimale, è necessario tenere lo smartphone piuttosto distante dai nostri occhi, dimostrandosi una soluzione poco comoda rispetto all’uso tradizionale.

Molto interessante la funzione PrivateSpace, che permette di creare uno spazio digitale privato protetto da PIN, nel quale è possibile salvare dati e file personali. Questo consente la creazione di diversi profili all’interno dello stesso smartphone, accessibili solo al diretto interessato.

L’assistente vocale integrato è Celia, l’assistente Huawei, purtroppo non disponibile in lingua italiana.

Per familiarizzare con tutte le funzionalità e potenzialità offerte da P40 Pro, Huawei mette a disposizione l’app Suggerimenti, nella quale è possibile trovare utili guide su come sfruttare al meglio il dispositivo.

Suggerimenti EMUI 10.1

Esperienza d’uso Huawei P40 Pro

Lo sblocco avviene con impronta o riconoscimento facciale. In entrambi i casi, i sensori dedicati si comportano egregiamente, garantendo reattività e precisione (il riconoscimento facciale funziona piuttosto bene anche in condizioni di assenza quasi totale di luce).

Il multi-tasking offerto da EMUI 10.1 è ben strutturato e consente un buon livello di personalizzazione. Muovendo il dito dal bordo destro verso il centro dello schermo si sblocca la barra laterale per l’accesso ad altre app. Ovviamente, è possibile selezionare le app da aggiungere alla barra, fintanto che queste siano compatibili con questa feature.

multi-tasking Huawei P40 Pro

Barra laterale per il multi-tasking

Nel complesso, l’esperienza d’uso è fluida e senza particolari intoppi. Lo smartphone gira a meraviglia anche con app pesanti come giochi particolarmente impegnativi dal punto di vista grafico.

Per quanto concerne l’assenza dei Google Mobile Services e di come questa impatti sull’usabilità del dispositivo, è presente un paragrafo dedicato più avanti nell’articolo.

Le funzionalità telefoniche sono di prim’ordine. La ricezione è, in media, sempre molto buona, anche in angoli a volte poco coperti dalla rete GSM.

Huawei non condivide, almeno per il momento, i dati relativi al SAR (tasso di assorbimento specifico) per quanto riguarda le emissioni di onde elettromagnetiche.

Fotocamera targata LEICA

Il comparto fotografico di Huawei P40 Pro è senza dubbio uno dei maggiori punti di forza di questo smartphone, che possiamo facilmente annoverare fra i migliori cameraphone in circolazione.

Come anticipato, il modulo targato LEICA è alloggiato all’interno di un riquadro nero posto sul lato posteriore in alto a sinistra. Al suo interno troviamo la fotocamera principale con sensore da 50MP f/1.9 di tipo RYYB e messa a fuoco a rilevamento di fase. Oltre alla fotocamera principale, ne abbiamo anche una grandangolare da 40MP f/1.9 e, per concludere, un’altra fotocamera da 12.5 MP con pixel binning ed uno zoom ottimo da 5X. Presente anche un sensore ToF.

Che dire sulla qualità degli scatti? Al momento, è un compito assai ostico trovare un degno rivale fotografico per Huawei P40 Pro. Quest’ultimo offre infatti una versatilità fuori dalla norma: ritratti, macro, paesaggi e foto quotidiane. La fotocamera si comporta egregiamente in tutti i frangenti, anche in notturna ed effetto bokeh, non facendo affatto rimpiangere una fotocamera compatta. Ecco alcuni scatti.

foto pino

Foto 10x

 

Selfie P40 Pro

Selfie con fotocamera frontale

Stupefacente il livello dello zoom, soprattutto quello ibrido fino a 10X, il quale si mantiene stabile e preciso (foto fiori rossi). Oltre il 10X si passa al digitale puro, ma in questo caso si ha molta difficoltà a mantenere il fuoco su un punto fisso (esempio vespa).

foto zoom 50x

Scatto 50x

L’ottimo hardware fotografico è accompagnato da un comparto di funzionalità software di pari livello, tra cui un IA migliorata rispetto ai modelli Huawei precedenti. Questa interviene in maniera visibile nell’elaborazione delle immagini scattate, offrendo comunque colori sempre affidabili e mai troppo “spinti”.

In aggiunta, non possiamo non parlare della funzionalità Golden Snap, che permette di effettuare alcune operazioni in post produzione, tra cui rimuovere manualmente i riflessi dai vetri, eliminare soggetti di passaggio che non si vogliono includere nello scatto e di scegliere lo scatto migliore fra una serie di fotogrammi, quest’ultima feature particolarmente comoda per scattare fotografie a soggetti in movimento (foto sportive).

Presente l’HDR ed una serie di interessanti modalità di scatto, tra cui il Light Painting e la modalità per foto subacquee (per quest’ultima, si dovrà comunque acquistare la custodia impermeabile Huawei).

Funzioni fotocamera

Funzionalità aggiuntive della fotocamera Huawei P40 Pro

Per quanto concerne la registrazione di video, Huawei P40 Pro riprende clip in 4K 60 fps, con un’ottima stabilizzazione delle immagini. Il sensore impostato di default è quello da 40MP grandangolare, ma si potrà sempre cambiare scorrendo la barra dello zoom sulla destra.

Audio P40

Lo speaker audio montato su Huawei P40 Pro è posizionato in basso a destra ed è di tipo mono e non stereo, sebbene la potenza sprigionata sia di tutto rispetto.

Manca la capsula auricolare, ma l’assenza è compensata dalla Acustic Display Technology, che permette la propagazione del suono attraverso il display stesso dello smartphone.

Autonomia P40 Pro

Altro indiscutibile punto di forza di questo Huawei P40 Pro è l’autonomia. Infatti, la batteria da 4200 MAh offre una durata ben al di sopra della concorrenza che, in condizioni di utilizzo mediamente intenso, permette di arrivare anche ai due giorni.

Questo è il risultato di un ottimo lavoro di Huawei sul fronte sinergia processore-sistema operativo. L’efficienza energetica è infatti ai massimi livelli, sebbene è necessario un ma. L’assenza dei Google Mobile Services, che come sappiamo sono “battery killer” silenziosi e implacabili nella maggior parte degli smartphone in commercio. Come sarebbe l’autonomia di P40 Pro con i servizi di Big G a pieno regime?

Purtroppo, al momento non abbiamo una risposta precisa a questa domanda. Per il momento, dobbiamo accettare il compromesso, godendoci una durata fuori dal comune.

La ricarica, grazie al caricatore da 40W in dotazione, è estremamente rapida e si conclude nel giro di 30 minuti. Disponibile anche la ricarica wireless, ma solo con charger Huawei.

recensione smartphone p40 pro

L’assenza dei servizi Google e le soluzioni Huawei

Ed eccoci alla parte più controversa di questa recensione di Huawei P40 Pro: l’assenza delle licenze per i Google Services, risultato del ban voluto da Trump negli Stati Uniti. In sostituzione, abbiamo invece Huawei Mobile Services (HMS), già attivi in Cina ed ora necessariamente localizzati per il mercato occidentale.

Cosa comporta questo? In primis, l’app store di riferimento non è più Play Store Google, ma si dovrà utilizzare Huawei App Gallery, che al momento è il terzo per volume di app scaricate dopo App Store e, appunto, Play Store. Tuttavia, la disponibilità di app risulta essere ancora limitata, in particolar modo per quanto concerne alcune tipologie di app, ad esempio quelle bancarie.

Huawei App Gallery

Huawei, dal canto suo, sta provando (giustamente) a far di necessità virtù, migliorando il servizio proprietario e promuovendolo come alla pari con Big G. Tuttavia Huawei, per venire incontro agli utenti ormai “abituati” ad utilizzare determinate app e servizi, ha corso ai ripari, sviluppando alcune soluzioni “tampone” che, in parte, aggirano il problema.

Nella fattispecie parliamo di Phone Clone, che permette di trasferire tutti i dati e app dal vecchio telefono e di TrovApp, una sorta di motore di ricerca per app che permette di scaricare applicazioni non disponibili su App Gallery in formato apk.

Alla prova dei fatti, attraverso PhoneClone sono riuscito a trasferire senza problemi praticamente tutte le app, comprese quelle Google. Sì. perché la mancanza di GMS (Google Mobile Services) non preclude l’utilizzo di app come Google Maps. A mancare sarà la parte relativa al servizio offerto da Google: dunque, niente collegamento al proprio account personale, cronologia degli spostamenti, ecc. Si potrà semplicemente caricare le mappe, cercare località e calcolare il percorso (quest’ultima è tra l’altro la funzione che personalmente sfrutto di più in Maps). Nell’ AppGallery e in TrovApp non mancano comunque alternative valide, tra cui Waze e Maps.Me.

Per quanto concerne YouTube, il consiglio è quello di sfruttare il sito mobile e creare un shortcut in home.

Quanto manca GMS? Affermare che la mancanza non si faccia sentire, almeno nelle battute iniziali, sarebbe falso. Con il tempo ci si abitua in fretta e non mancano le alternative per compensare tale assenza. In altre parole, con le settimane di utilizzo si entra nell’ordine delle idee che GMS non è l’unica opzione disponibile. Questo non significa però che non sia, insieme ad Apple, il meglio che si possa trovare in circolazione in termini di ecosistema e servizi.

Per maggiori informazioni, abbiamo preparato una guida dove spieghiamo cos’è e come funziona Huawei Mobile Services.

Huawei P40 Pro: prezzo

Huawei P40 Pro ha un prezzo di listino di 1049€. Un prezzo da vero e proprio top di gamma qual è, che possiamo dire giustificato dalla qualità egregia del prodotto sotto tutti i punti di vista.

Tuttavia, rimane sempre la stessa domanda. Vale la pena spendere più di 1000€ per uno smartphone senza Google Mobile Services? Come detto nel paragrafo precedente, la mancanza si fa inizialmente sentire.

Se però l’intenzione è quella di acquistare, per esempio, il miglior smartphone per scattare foto, l’investimento sarebbe pienamente in linea con quanto realmente offre il device.

Huawei P40 Pro recensione: verdetto finale

Ed eccoci giunti alle conclusioni di questa recensione di Huawei P40 Pro. Iniziamo col dire che lo smartphone ha pochi difetti ed è un concentrato di estetica, hardware di ottimo livello, buon sistema software e comparto fotografico strepitoso.

L’autonomia è superiore a praticamente tutta la concorrenza (si arriva senza problemi a due giorni interi di utilizzo) e le prestazioni sono fluide e senza bug o rallentamenti. Lo smartphone non si scalda e gira alla grande anche con app molto impegnative, come ad esempio i giochi.

Tuttavia, la decisione di acquisto deve considerare l’assenza di GMS che, per molti, potrebbe risultare un forte deterrente. Inizialmente, anche io ero scettico ma, dopo alcune settimane di utilizzo, devo dire che la mancanza si è andata ad attenuare, con la speranza che, nel tempo, HMS migliori ulteriormente e possa competere con i rivali più blasonati.

Andrea Giorgi

Imprenditore digitale, appassionato di tecnologia, di tutto ciò che è smart, ma non solo. Amante della natura, divoro libri e viaggio appena posso.

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