Oculus Quest 2: recensione del visore VR standalone

In questa recensione di Oculus Quest 2 faremo un vero e proprio viaggio nella realtà virtuale. Questo visore VR rappresenta infatti la soluzione ottimale per sperimentare un futuro che sembra sempre più prossimo.

Immagina di poter disputare un vero e proprio incontro di boxe in salotto, oppure di nuotare insieme alle tartarughe in un’immersione a 360 gradi in limpide acque tropicali. Indossando un dispositivo come Oculus Quest 2, i confini fra reale e digitale perdono definizione, facendoci sentire, a tratti, un po’ come in un film “alla Minority Report”.

Vediamo come è andato il nostro test.

Per consultare altri modelli, consulta anche la nostra guida ai migliori VR del momento.

Recensione Oculus Quest 2 specifiche e panoramica

  • Tipologia VR: stand-alone
  • Schermo: 1.832 x .1920 pixel per occhio, Fast-switch LCD, 72 Hz (in arrivo 90 Hz)
  • Processore: Qualcomm Snapdragon XR3
  • Memoria: 64/128/256 GB
  • Memoria RAM: 6 GB
  • 2 Speaker integrati
  • Lenti: tipo Fresnel
  • Distanza interpupillare: 58, 63, 68 mm
  • Dimensioni: 90 x 120 mm
  • Peso: 503 g
  • Peso controller: 162 g

Oculus Quest 2 è un visore VR stand-alone. Questo significa che non ha bisogno di altri dispositivi (PC, PS4, ecc.) per funzionare. Tuttavia, grazie alla tecnologia Oculus Link, è possibile collegare fisicamente il visore al PC per la fruizione di esperienze direttamente dal proprio terminale.

Rispetto alla precedente generazione, questo dispositivo offre specifiche migliorate ad un prezzo più accessibile. in particolare, aumenta la risoluzione dello schermo, la RAM e migliora la qualità del processore.

La scelta di Facebook/META è chiara: ottimizzare la scelta dei materiali e dell’hardware per portare sul mercato un prodotto più prestante ed offrirlo ad un audience più vasta. Mark Zuckerberg punta fortemente su questo mondo e dispositivi come Oculus Quest 2 rappresentano un crocevia fondamentale per la diffusione delle esperienze nella realtà virtuale.

Cosa c’è nella confezione di Oculus Quest 2

L’elegante confezione di vendita del visore contiene:

  • Visore VR Oculus Quest 2;
  • Cavo di ricarica;
  • 2x controller;
  • Distanziatore per occhiali

META Oculus Quest 2: design e costruzione

Come anticipato nell’introduzione, la seconda generazione di Oculus Quest 2 presenta una serie di differenze a livello estetico e costruttivo rispetto al primo modello della serie. La prima differenza che salta agli occhi è, ovviamente, il colore. Si passa infatti dal nero ad un bianco sporco molto elegante, con inserti in schiuma nera che creano un contrasto piuttosto piacevole.

Oculus Quest 2 recensione
Visore Oculus Quest 2

Oculus Quest 2, rispetto alla prima versione, risulta essere più leggero di quasi 70 g e anche più compatto.

Sul lato sinistro del visore trova spazio l’ingresso USB Type-C, accanto al quale è posto il jack audio da 3,5 mm (la generazione precedente disponeva di 2 jack audio, 1 per lato). La parte frontale del visore è minimal; troveremo solo le 4 videocamere dedicate al tracking. Sul lato destro troviamo il tasto di accensione/spegnimento ed un indicatore luminoso LED. In basso a destra, in una posizione a dir la verità non troppo comoda, è collocato il tasto per il volume e 2 microfoni.

Purtroppo, se da un lato l’azienda ha lavorato egregiamente sull’ottimizzazione degli spazi, dall’altro Oculus perde di qualità nell’imbracatura. A nostro parere (a dire la verità è un feedback piuttosto comune) quest’ultima risulta essere leggermente scomoda e richiede diverso tempo per trovare la configurazione ideale.

Ricordiamo che posizionare correttamente il visore sul nostro viso è di fondamentale importanza per godere appieno dell’esperienza di realtà virtuale (altrimenti la definizione delle immagini perde sensibilmente di qualità). Sullo store Oculus sono presenti delle imbracature più efficienti e meglio costruite che, tuttavia, hanno un costo abbastanza importante (il modello Elite integra anche una batteria, che aumenta dunque l’autonomia del visore).

3 sono le posizioni predefinite per le lenti (la prima versione disponeva di un cursore che permetteva di regolare la posizione in modo più preciso e puntuale). Per cambiare posizione alle lenti di Oculus Quest 2 sarà necessario muoverle manualmente nelle 3 posizioni predefinite. L’alloggiamento corretto delle lenti sarà confermato da un “clack” (le posizioni sono indicate con un numero interno).

Per chi porta gli occhiali, nella confezione è incluso anche un distanziatore apposito, da montare in modo piuttosto semplice al dispositivo. Personalmente, indossando gli occhiali, l’ho trovato molto utile. Tuttavia, se si indossano occhiali di grandi dimensioni, probabilmente risulterà più comodo l’utilizzo di lenti a contatto per la fruizione ottimale dei contenuti.

Oculus Quest 2 controller

I due controller presentano una comoda impugnatura e un grosso anello superiore, che permette alle telecamere di tracciarne il movimento. I due grilletti si posizionano perfettamente ed in maniera ergonomica al di sotto delle nostra dita indice e medio.

Al di sotto dell’anello superiore, troviamo il pad dove sono posizionati i tasti e la levetta analogica. La superficie del pad è maggiore rispetto ai controller del primo Quest, permettendo all’utilizzatore di poggiare comodamente il pollice quando non utilizzato attivamente.

controller Oculus Quest 2
I controller di Oculus Quest 2 presentano un pad con una superficie più ampia rispetto alla precedente generazione

I due controller sono alimentati con batterie AA e, grazie al nuovo design, offrono una presa più salda e sicura durante l’uso.

Infine, ricordiamo che Oculus Quest 2 supporta anche il tracking delle mani senza l’uso del controller. Questo significa che potremo navigare tra i vari menu “a mani nude”, utilizzando le gesture simili a quelle che utilizziamo per interagire con uno smartphone o un tablet.

Il tracciamento è molto preciso e praticamente senza motion sickness. Tuttavia, la maggior parte delle app richiederà comunque l’uso dei controller.

Hardware e display Quest 2

Uno dei miglioramenti sostanziali più apprezzati di Oculus Quest 2 rispetto al predecessore è l’implementazione di un processore ad hoc. Nella fattispecie, passiamo dallo Snapdragon 835 allo Snapdragon XR2. Questo è sì basato sul precedente, ma ottimizzato specificamente per l’esperienza VR, che appare più fluida e performante. Anche la RAM subisce un sostanziale upgrade, passando da 4 GB a 6 GB totali.

Parliamo ora di memoria di archiviazione. Il visore è disponibile in 3 versioni: 64, 128 e 256 GB (non espandibili).

Chiudiamo con il display, che subisce anch’esso una serie di modifiche. Si passa dalla tecnologia OLED, che come sappiamo offre neri perfetti ed un livello di contrasto inarrivabile, alla tecnologia LED. In questo caso, gli sviluppatori hanno optato per un “downgrade” che, tuttavia, non influenza negativamente la resa video e la qualità delle immagini.

Al contrario, la qualità e la definizione (sopratutto dei testi scritti) è ottimale, grazie all’aumento della risoluzione (3664 x 1920), ovvero il 50% di pixel in più rispetto alla precedente versione. Rispetto alla versione precedente con doppio schermo OLED, si assiste ad una perdita di qualità dei neri (che diventano grigi scuri) e, di conseguenza, del contrasto. La luminosità, invece, migliora sensibilmente.

Il passaggio da OLED a LED ha permesso all’azienda di ottimizzare le spese ed offrire il dispositivo ad un prezzo inferiore rispetto al modello di prima generazione. Scompare completamente l’effetto zanzariera, proprio dei visori VR di vecchia generazione.

Cosa si può fare con Oculus Quest 2? Le possibilità sono vastissime. Dai giochi alle esperienze video a 360 gradi, passando per l’accesso al metaverso (o meglio ai metaversi), questo visore è un ottimo strumento per entrare nel mondo della realtà virtuale.

Dashboard iniziale e tracking mani

Per scaricare ed utilizzare le varie applicazioni, è necessario disporre di un account Oculus, che corrisponderà al proprio account Facebook. Con questo potremo accedere allo store ed acquistare le varie esperienze disponibili.

Personalmente, ho provato Oculus Quest 2 con diverse applicazioni. La prima scaricata è stata la celebre “Thrill of the Fight”. Si tratta di un simulatore di boxe, estremamente realistico e divertente da utilizzare. Il tracking dei movimenti è estremamente preciso e si avrà l’impressione di partecipare ad un vero e proprio incontro di pugilato, durante il quale dovremo essere scaltri nell’aprire la guardia dell’avversario con colpi precisi e potenti.

Incontro di allenamento su Thrill of the Fight

Questo simulatore, come molte app di virtual reality, si presta alla perfezione per sessioni di allenamento in casa. Basterà indossare il visore per trovarsi direttamente all’interno di una palestra.

In aggiunta, da appassionato di pesca, ho voluto testare anche Real VR Fishing. Anche in questo caso, l’esperienza è estremamente coinvolgente e realistica. I movimenti sono naturali, così come le location e gli spot di pesca.

real vr fishing oculus
Real VR FIshing

Ovviamente, sullo store non mancano giochi sparatutto, zombie survival (Resident Evil 4, The Walking Dead) ed esperienze interattive. Disponibili anche piattaforme di streaming video tra cui Netflix. In questo caso, ci troveremo sul divano di un confortevole ed elegante salotto, con tanto di mega schermo sul quale poter vedere la nostra serie TV preferita.

Inoltre, sono disponibili diversi tool per aumentare la produttività sul lavoro: un vero e proprio salto in un probabile futuro prossimo, nel quale parte delle nostre vite (tra cui l’ambito lavorativo) saranno trasferite, almeno parzialmente, nel mondo virtuale.

Tra le app più apprezzate c’è senza dubbio Virtual Desktop, un software a pagamento che consente di effettuare il mirroring dello schermo del proprio MAC/PC direttamente nel visore. In altre parole, potremo lavorare al PC direttamente dell’Oculus, sfruttando uno schermo di dimensioni esagerate!

Quest 2 supporta la tecnologia Oculus Link, che permette di collegare il visore al PC tramite un cavo USB 3.0. Sullo store ufficiale, il cavo ha un prezzo importante di circa 90€. Su Amazon sono però presenti delle alternative compatibili, vendute ad un prezzo più accessibile (circa 20€).

Come anticipato, Oculus Quest 2 è un visore standalone. Questo significa che non ha bisogno del collegamento con altri dispositivi per poter funzionare (come accade ad esempio per il PlayStation VR che, appunto, deve essere collegato alla console).

Il collegamento con il PC permette di sfruttare la maggiore potenza di elaborazione e, quindi, di accedere a software e giochi più complessi ed elaborati.

Uso e prestazioni del visore Quest 2 di Oculus

L’utilizzo del visore VR Oculus è piuttosto semplice ed intuitivo. Dopo aver completato la configurazione guidata (verrà richiesto il download dell’app Oculus sul proprio smartphone).

Il Quest 2 sfrutta lo stesso sistema chiamato “Guardian” del suo predecessore. Questo permette di disegnare manualmente l’area di gioco, ovvero dei veri e propri confini virtuali sempre visibili durante l’esperienza immersiva. Ovviamente, si tratta di una precauzione di sicurezza per evitare spiacevoli inconvenienti con mobili ed ostacoli presenti attorno all’utilizzatore.

Allo stesso modo, è possibile selezionare una forma circolare default dell’area di gioco, opzione molto comoda quando si stanno utilizzando app che richiedono poco movimento.

Il tracking dei movimenti del capo è estremamente preciso e fluido, così come il tracciamento delle mani, sia che si utilizzino i controller, sia nell’esperienza “bare hand“. In questo caso, il merito va attribuito alle 4 telecamere integrate nel visore, che scansionano in tempo reale l’ambiente circostante, e ai sensori di movimento interni.

Infine, come già scritto nelle righe precedenti, la risoluzione migliorata dello schermo permette un’ottima definizione delle immagini e dei testi, che risultano perfettamente leggibili e “a fuoco”.

Oculus Quest 2 prezzo

Al momento, il prezzo di Oculus Quest 2 è di 350€ e riteniamo che si tratti del visore VR con il miglior rapporto qualità/prezzo sul mercato. Infatti, ad un prezzo piuttosto accessibile, questo dispositivo offre la possibilità di “toccare con mano” il mondo della realtà virtuale, con una qualità dell’esperienza eccellente: fluidità, tracciamento preciso dei movimenti, tante app da esplorare ed una qualità video più che soddisfacente.

Ovviamente, dobbiamo tenere a mente che la maggior parte delle app e delle esperienze disponibili sullo store sono a pagamento.

Recensione Oculus Quest 2: in sintesi

In questa recensione di Oculus Quest 2 abbiamo provato a condividere la nostra esperienza personale con questo dispositivo, che rappresenta un vero e proprio punto di accesso al mondo della realtà virtuale. Questo visore VR, infatti, offre un’esperienza fluida ed immersiva, con feature curate e sorprendentemente ben realizzate. Basti pensare all’ottimo tracking delle mani, che permette di navigare all’interno dell’ecosistema senza l’utilizzo dei controller. Le esperienze da provare sono tante e difficilmente è un dispositivo che, nel tempo, annoierà l’utilizzatore. Infatti, con uno store in costante espansione, chiunque può trovare contenuti, giochi ed esperienze che si adattano alle proprie passioni. Un prodotto che ci ha sorpreso in positivo.

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Andrea Giorgi

Imprenditore digitale, appassionato di tecnologia, di tutto ciò che è smart, ma non solo. Amante della natura, divoro libri e viaggio appena posso.

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