I robot aspirapolvere della serie Saros hanno fatto il loro debutto al CES 2025 ma arrivano solo ora sui mercati internazionali. In attesa del modello più atteso, quel Saros Z70 con braccio robotico, parliamo di Roborock Saros 10 e Roborock Saros 10R, destinati ad alzare ulteriormente l’asticella nella fascia premium.

Con caratteristiche molto simili tra di loro potrebbe essere difficile scegliere il modello giusto, per questo li abbiamo provati per alcune settimane, per scoprire i punti di forza di ognuno di essi, e vi chiariremo nel dettaglio cosa li accomuna e cosa li differenzia, oltre a quella piccola lettera nella sigla.

Roborock Saros 10, versatile e innovativo

Mai come in questo caso l’abbinamento allo smartphone, tramite la companion app da scaricare da Play Store o dall’App Store, è di fondamentale importanza al fine di sfruttare le tantissime funzioni del nuovo robot aspirapolvere. La procedura è semplice e immediata e vi permette di prepararvi alla prima operazione, ovvero la mappatura della casa. Nel nostro caso c’è voluta una decina di minuti per un appartamento di 80 metri quadri, con un risultato finale decisamente soddisfacente. L’intervento manuale è stato limitato all’unione di alcune stanze che erano state erroneamente divise in due parti, ma niente di particolare.

Per valutare meglio il comportamento del robot siamo partiti con i Flussi di lavoro, che ci hanno permesso di decidere l’ordine di pulizia e il tipo di pulizia (aspirazione e/o lavaggio) per ogni singola stanza. Abbiamo ripetuto questa operazione per alcuni giorni prima di passare alla modalità SmartPlan, che gestisce il comportamento del robot in completa autonomia.

La bontà dell’algoritmo di Roborock è messa in evidenza dai risultati: 70 minuti per completare la pulizia degli 0 metri quadri (con n lavaggio in cucina e in due bagni) contro gli 80 minuti della modalità manuale da noi impostata. Con Smart Plan il robot ha seguito un flusso completamente diverso che alla fine si è però dimostrato più efficace, almeno in termini di tempo, visto che il risultato finale è stato il medesimo. Ovviamente la modalità manuale vi lascia maggiore libertà di decidere come pulire ciascuna stanza, ma in più di una occasione con SmartPlan sono state lavate stanze che pensavamo più pulite e che invece meritavano una attenzione maggiore.

In ogni caso la qualità della pulizia è più che soddisfacente, sia per quanto riguarda la sola aspirazione (merito anche di una potenza decisamente elevata), sia per quanto riguarda il lavaggio. Anche le macchie più ostiche sono state rimosse senza particolari difficoltà e ci ha stupito l’assenza di aloni e ei segni sul pavimento, cosa che avviene quasi sempre con un aspirapolvere robot.

La confezione di vendita, molto compatta rispetto ad altri modelli, include il robot e una stazione di ricarica tra le più evolute in commercio, di cui però vi parleremo meglio tra poco. Segnaliamo che prima del lavaggio viene caricata acqua pulita tiepida a cui viene aggiunto, in maniera autonoma, il corretto quantitativo di detergente, da inserire nell’apposito contenitore presente nello sportello che nasconde anche il sacchetto della polvere.

Decisamente silenzioso il lavaggio, la tecnologia VibraRise 4.0 non fa praticamente rumore e durante le operazioni si sente solo il rumore dei motori che azionano le due ruote.

Roborock Saros 10R, navigazione innovativa

Sostanzialmente identica la confezione di vendita di Roborock Saros 10R, che include esattamente gli stessi elementi: il robot e la stazione di ricarica, che ha qualche differenza di cui però vi parleremo nella sezione dedicata. La procedura di mappatura ha richiesto un paio di minuti in meno rispetto a Saros 10, circa 8 minuti, ma a scapito della precisione. In questo caso infatti tutte le stanze sono state disegnate correttamente ma almeno un paio di suddivisioni degli ambienti sono risultati completamente errati. Sono bastati comunque alcuni minuti per rimediare e avere una mappa corretta e pronta all’utilizzo.

Ancora una volta abbiamo iniziato con i Flussi di lavoro, per avere un riscontro immediato della velocità e dopo alcuni giorni siamo passati a SmartPlan, con l’intelligenza artificiale che ha migliorato le prestazioni passando da una media di 78 minuti a una di 71 minuti. Niente di trascendentale ma è comunque sinonimo di ottimizzazione molto curata da parte degli ingegneri Roborock.

Se la fase di aspirazione è stata tutto sommato in linea con quella di Saros 10, qualche dubbio ci è rimasto per quanto riguarda il lavaggio. A parità di impostazioni di intensità di pulizia e livello di acqua utilizzata, alcune macchie hanno richiesto un secondo passaggio per sparire completamente. Si è sempre trattato di macchie ostinate, prevalentemente in cucina dove è più facile che grasso e sporco finiscano sul pavimento creando situazioni più difficili da risolvere. Nessun problema invece con le macchie “normali”, che sono sparite già al primo passaggio del robot.

Seguendo un trend ormai consolidato nei top di gamma, anche Saros 10R, così come Saros 10, è in grado di montare in autonomia i panni di lavaggi. Questo significa che se dovete solo aspirare una stanza il robot non utilizzerà inutilmente i moci ma li lascerà sulla stazione di ricarica. Non appena saranno necessari, magari anche in base allo SmartPlan, tornerà alla base per montarli, risciacquarli con acqua, mettere acqua calda nel serbatoio e aggiungere la corretta dose di soluzione detergente, da inserire nell’apposita vaschetta posizionata a fianco del sacchetto della polvere.

Quest’ultimo è protetto da uno sportello mentre i due serbatoi superiori, per acqua sporca e pulita, restano in vista senza alcuna ulteriore copertura. Da una parte questa scelta permette di avere un accesso immediato per la gestione dell’acqua, dall’altra però lascia i contenitori esposti alla polvere e su un modello di colore nero, dopo qualche giorno è necessario intervenire per toglierla.

Le caratteristiche comuni

Roborock Saros 10Roborock Saros 10R hanno davvero tanto in comune, a partire dall’altezza da terra che raggiunge cifre da record: appena 7,98 centimetri, che permette a entrambi i modelli di infilarsi sotto a divani, letti e mobili senza alcun rischio di rimanere incastrati. Va detto che Saros 10 può contare su un aio di sensori in più di cui però vi parleremo meglio nella prossima sezione.

La tecnologia AdaptLift, che permette a entrambi di superare soglie alte fino a 4 centimetri, è un’altra caratteristica comune, che vi tornerà particolarmente utile se avete piccoli dislivelli che separano alcuni ambienti. Nel nostro caso non c’erano ostacoli così alti, ma abbiano provato a mettere alcuni “finti scalini” alti poco più di 3 centimetri ed entrambi i robot sono riusciti a superarli senza rimanere in alcun modo bloccati.

Una delle tecnologie più interessanti su cui possono contare Saros 10 e Saros 10R è AdaptLift, di cui vi abbiamo parlato nella nostra recensione di Roborock Qrevo Curve S5X, una soluzione davvero efficace contro il problema dei grovigli causati da peli e capelli. Invece di utilizzare la classica spazzola singola, con design più o meno particolari, Roborock ha deciso di affrontare alla radice il problema, utilizzando due spazzole e lasciando un piccolo spazio al centro. Il design aiuta a far scorrere i capelli verso il centro dove finiscono per essere aspirati verso il contenitore dello sporco, grazie a una potenza di aspirazione che su Saros 10 raggiunge i 22.000 Pa. Abbiamo effettuato numerose pulizie nei nostri test e non abbiamo rilevato un solo capello sulla spazzola centrale di entrambi i robottini, un risultato sicuramente soddisfacente considerando che in casa ci sono due persone con capelli medio/lunghi.

E per evitare di sporcare la spazzola, o di trascinare in giro acqua, durante il lavaggio del pavimento la spazzola DuoDivide viene sollevata, allo stesso modo della spazzola laterale estensibile FlexiArm, altra caratteristica comune ai due dispositivi. Si tratta di una spazzola che viene estesa in prossimità di battiscopa, angoli e mobili per una migliore pulizia, dotata di due gruppi di setole con design asimmetrico, pensato per portare lo sporco verso la parte centrale senza che si formino grovigli dovuti a peli e capelli.

Nonostante le differenti soluzioni adottate per il lavaggio del pavimento, le stazioni di ricarica di Saros 10 e Saros 10R utilizzano la stessa strategia relativamente al rifornimento di acqua. Invece di utilizzare l’acqua fredda contenuta nel serbatoio, le stazioni provvedono a riscaldarla e a immetterla nei contenitori di ciascun robot, insieme alla soluzione detergente prelevata dall’apposito serbatoio collocato nelle immediate vicinanze del sacchetto per lo sporco, collocato appena sopra il ricovero per il robottino.

Anche il lavaggio dei panni avviene con acqua a 80 gradi, sufficiente a rimuovere qualsiasi traccia di grasso e sporco, con un risultato finale impeccabile. L’asciugatura avviene con aria calda, con qualche grado di differenza tra i due modelli ma con la medesima procedura.

Abbiamo trovato molto comoda anche la funzione di sorveglianza della casa, resa possibile dalla telecamera frontale presente sui due robottini. Non è indispensabile ma è molto comoda per tenere sotto controllo la casa quando siete fuori, usandola anche per controllare, ad esempio, che le finestre siano chiuse o che non ci siano problemi di sorta in casa. La funzione va attivata con una semplice procedura guidata e può essere utilizzata anche per parlare con chi è in casa, magari con i propri amici a quattro zampe.

VertiBeam è una di quelle feature che rischiano di passare inosservate ma che sono fondamentali per riconoscere gli ostacoli laterali e i mobili aperti appoggiati sul pavimento. Invece di osservare un avanzamento ondeggiante, il robot capisce che di lato è presente un ostacolo e prosegue in maniera lineare, come se stesse seguendo una normale parete o un mobile “pieno”. Anche le gambe dei tavoli vengono riconosciute in maniera più accurata e la pulizia ne trae un grande beneficio.

Altra funzione condivisa è l’assistente vocale Rocky, richiamabile con la hotword “Hello Rocky”, che permette di pulire una determinata stanza, mettere in pausa la pulizia, vuotare il contenitore della polvere e molto altro. Tra l’altro i comandi vocali funzionano anche senza una connessione a Internet, risultando quindi indispensabili in quei casi un cui abbiate problema con la rete WiFi o con la connettività domestica.

L’ultima funzione in comune è quella legata alla ricarica, rapida su entrambi i modelli. Bastano 150 minuti per una ricarica completa, ma soprattutto è possibile indicare in quali orari effettuarla. Noi ad esempio l’abbiamo pianificata di notte, quando le tariffe sono più convenienti, ma se avete i pannelli solari può essere più conveniente effettuare la ricarica di giorno per sfruttare al massimo l’energia del sole.

Da sottolineare inoltre che entrambi i robottini saranno compatibili con Matter, funzione che sarà presto disponibile con un aggiornamento OTA. In questo modo sarà ancora più semplice integrarli nel vostro ecosistema domotico, senza che sia necessario attendere lo sviluppo di integrazioni ad-hoc.

Differenze tra Saros 10 e Saros 10R

A fronte di tante caratteristiche in comune, ci sono comunque alcune caratteristiche diverse, a partire dal sistema di navigazione. Mentre Saros 10 adotta la tecnologia RetractSenseSaros 10R preferisce StarSight Autonomous System 2.0. La prima sfrutta la combinazione tra la torretta laser LDS che può essere ritratta all’interno del robot, così da permettergli di passare anche sotto ai mobili più bassi, e di un modulo di visione ultra grandangolare, che entra in funzione quando la torretta è ritratta, così da non lasciare completamente cieco il robottino.

Un sensore di contatto superiore rileva spazi troppo bassi o inclinati, evitando che il robot finisca per rimanere incastrato sotto a un mobile, mentre il sensore di altezza calcola con la massima precisione lo spazio a disposizione e fa rientrare il laser al momento giusto.

Saros 10R invece si affida a un sistema 3D ToF (Time of Flight) che effettua una vera e propria scansione tridimensionale dell’ambiente circostante, riuscendo a muoversi anche in ambienti particolarmente complessi senza alcuna difficoltà. Manca qualsiasi sporgenza superiore per cui non servono tecnologie supplementari e il robot passa al di sotto di qualsiasi ostacolo alto almeno 8 centimetri.

Nonostante entrambe le tecnologie siano mature e precise, capita che Saros 10R sembri un po’ goffo nei movimenti, con qualche giravolta per ritrovare la posizione corretta, Saros 10, dal canto suo, si muove sempre senza incertezze, passando a volte a pochi millimetri da spigoli e oggetti, senza tuttavia toccarli e andando con precisione nel luogo indicato.

Anche il riconoscimento degli ostacoli sfrutta due diverse soluzioni, Reactive AI 3.0 per Saros 10 e StarSight 2.0 per Saros 10R. Il primo usa un sistema consolidato a tripla luce strutturata, con i dati combinati con quelli provenienti dalla videocamera RGB frontale e dal sistema VertiBeam, con pochissimi angoli ciechi e una elevata precisione nel riconoscimento degli oggetti, che vengono anche segnalati sulla mappa con tanto di foto. Il secondo invece usa lo stesso sistema della navigazione, con risultati precisi e attendibili, salvo qualche piccolo errore nel riconoscimento dei mobili, problema comune con Saros 1o.

Entrambi hanno riconosciuto ed evitato oggetti lasciati a bella posta sul pavimento, come ciabatte, cavi e giocattoli, ed entrambi hanno saputo destreggiarsi, pur se con modalità diverse, continuando a pulire in maniera precisa senza perdere in efficacia.

Completamente diverse anche le soluzioni per il lavaggio del pavimento: moci rotanti per Saros 10R, panno vibrante per Saros 10. Quest’ultimo adotta la tecnologia VibraRise 4.0 che sfrega il panno in microfibra sul pavimento, rimuovendo senza alcuna difficoltà, e n una sola passata, anche le macchie più difficili. Per ovviare all’impossibilità di pulire a filo con pareti e bordi dei mobili, è presente in piccolo mocio circolare che, come il panno, può essere rialzato quando non è necessario. Il panno può essere agganciato automaticamente dalla stazione di ricarica solo quando è necessario, evitando di trascinare i giro polvere o tracce di umido.

La stessa soluzione è adottata per Saros 10R, con i moci che sono collegati magneticamente solo quando è necessario lavare una stanza. Anche in questo caso l’efficienza di pulizia è elevata, anche se sporadicamente è stato necessario un secondo passaggio per ottenere un risultato impeccabile.

Le stazioni di ricarica sono simili ma decisamente diverse, a partire dalle dimensioni: 409 x 440 x 470 quella di Saros 10, 381 x 475 x 488 millimetri quella di Saros 10R. La prima ha un coperchio che protegge i contenitore per l’acqua pulita e quella sporca, e uno sportello per accedere al sacchetto della polvere e al serbatoio del detergente. La seconda invece ha i due serbatoi superiori esposti, e un pannello rimovibile che nasconde alla vista il sacco della polvere e il contenitore per il liquido detergente, che viene aggiunto automaticamente all’acqua riscaldata.

Leggermente diversa infine l’autonomia, con Saros 10 che può coprire fino a 220 metri quadri con una singola ricarica e Saros 10R che ne raggiunge 180, dati comunque molto validi e che dipendono da diversi fattori, come l’intensità del lavaggio, il numero di stanze da lavare e molto altro.

Considerazioni finali

Due robot molto simili ma anche molto diversi, con scelte radicalmente diverse ma in egual modo efficaci. Anche se non c’è un vincitore netto, la nostra preferenza va a Roborock Saros 10 per una maggiore efficacia del sistema di navigazione e quello di lavaggio. Roborock Saros 10R ha avuto qualche incertezza, che non ne pregiudica in alcun modo l’efficienza e che incide in maniera molto lieve sul voto finale.

Potete acquistare i nuovi robot aspirapolvere Roborock su Amazon e sul sito ufficiale a partire dal 20 marzo. Per entrambi il prezzo di listino è fissato a 1.499 euro ma nel corso dei prossimi giorni vi sveleremo le promozioni di lancio per ottenere un prezzo ancora più interessante.

Le pagelle

Roborock Saros 10

Pro:

    • navigazione impeccabile
    • non lascia aloni sul pavimento
    • panno rimovibile automaticamente
    • riconoscimento di mobili e ostacoli di altissima qualità
    • lavaggio automatico della base

Contro:

    • a volte (raramente comunque) deve ripassare sulle macchie ostinate
    • non riconosce correttamente tutti i mobili

Voto finale:

9.3

Roborock Saros 10R

Pro:

    • riconoscimento impeccabile dei mobili e degli ostacoli
    • lavaggio del pavimento perfetto
    • moci rimovibili automaticamente
    • lavaggio automatico della base

Contro:

    • autonomia leggermente inferiore
    • navigazione precisa ma a volte incerta

Voto finale:

9.1