Si chiama Roborock Qrevo Curv S5X il primo robot aspirapolvere lanciato dal brand sui mercati internazionali per questo 2025. In attesa dei modelli presentati al CES 2025 di Las Vegas, arriva dunque una versione “light” del top di gamma presentato lo scorso anno a IFA2024. Si tratta comunque di un modello di fascia alta che, a fronte di qualche rinuncia rispetto al modello completo, permette di risparmiare notevolmente sul prezzo di acquisto.
A questo robottino non manca nulla, se parliamo dell’essenziale, sono solo state tolte alcune funzioni in modo selettivo e intelligente. In questo modo chi ha un budget più contenuto ma vuole comunque un prodotto di qualità, e non vuole spendere per delle feature che non andrebbe mai a utilizzare, può trovare una soluzione più che valida.
Abbiamo provato questo Roborock nelle ultime settimane, mettendolo alla prova in numerose situazioni reali, con diverse superfici e diverse tipologie di sporco. Ora è il momento di scoprire come si è comportato nella nostra recensione completa.
Indice:
Caratteristiche tecniche al top
Il mercato dei robot aspirapolvere ha ormai sdoganato prezzi decisamente impegnativi per i dispositivi di fascia premium, tanto che ormai ogni produttore ha almeno un modello nella fascia che va dai 1.200 ai 1.500 euro. Si tratta di prodotti ricchi di funzioni che a volte però potrebbero non essere essenziali per tutti gli utenti. Con Roborock Qrevo Curv S5X il produttore ha pensato anche a quegli utenti con un budget leggermente più contenuto o che comunque non hanno la necessità di determinate caratteristiche.
Dei “compromessi” fatti parleremo tra poco, dopo avervi parlato del nuovo robot e delle sue caratteristiche. Troviamo una stazione di ricarica sostanzialmente identica a quella di Qrevo Curv, con linee morbide e avvolgenti e un design che va a inglobare il robot, una soluzione decisamente piacevole e funzionale, visto che riduce la possibilità di urti accidentali quando qualcuno ci passa vicino.
La spazzola centrale, così come quella laterale, sono da sempre un problema per quanto riguarda la raccolta di peli e capelli, in particolare quelli lunghi, che finiscono per formare dei grovigli che richiedono un intervento manuale. Nel corso degli anni, in particolare per quanto riguarda la spazzola centrale, i produttori hanno provato a trovare diverse soluzioni, da particolari design a “V” per convogliare i peli e i capelli verso la parte esterna della spazzola, dove però il più delle volte finiscono per arrotolarsi attorno ai perni che permettono la rotazione della spazzola, a vere e proprie lame che tagliano i capelli più lunghi, ma finora nessuna soluzione si è mai rivelata efficace al 100%.



DuoDivide, la soluzione adottata da Roborock, è invece in grado di raccogliere peli e capelli di qualsiasi lunghezza senza che si formi alcun groviglio, grazie a una scelta davvero unica. Invece di una singola spazzola, gli ingegneri hanno pensato di combinarne due, con un design a spirale che porta tutto lo sporco raccolto verso il centro, dove le due spazzole sono separate da uno spazio più che sufficiente a lasciar passare tutto lo sporco che viene mandato nel cassetto interno grazie anche a un motore in grado di generare una forza di aspirazione di ben 17.ooo Pa. Dopo diverse settimane di utilizzo in una casa senza animali ma con due persone dai capelli medio/lunghi, non abbiamo trovato alcun capello impigliato tra le spazzole, un risultato davvero sorprendente.
E lo stesso discorso vale anche per la spazzola laterale, altro punto critico per la raccolta dello sporco, con i capelli che finiscono inevitabilmente per arrotolarsi attorno al centro di rotazione della spazzola. Roborock è intervenuta anche su questo aspetto, adottando un design asimmetrico con due gruppi di setole invece delle classiche tre, ottenendo una forma ad arco che sfrutta la forza centrifuga per spostare i capelli verso la punta delle setole e di conseguenza verso la parte centrale dove possono essere aspirati. La tecnologia FlexiArm inoltre consente di estrarre la spazzola in prossimità di pareti e mobili, così da raccogliere la polvere anche negli angoli.
La stessa tecnologia viene utilizzata anche per il mocio destro, che viene estratto per lavare il pavimento anche a ridosso dei mobili e dei battiscopa, andando a infilarsi anche sotto quei mobili che hanno la base leggermente rientrata rispetto al resto del corpo. Sia i moci che la spazzola possono essere abbassati e rialzati a seconda della necessità. I moci per evitare di trascinare umidità e sporco durante il ritorno alla stazione di ricarica o quando il robot aspira i tappeti o le stanze in cui non è previsto il lavaggio del pavimento, la spazzola laterale per non lasciare segni durante il lavaggio del pavimento.
Roborock ha inserito anche una piccola spazzola dietro alla ruota frontale, così da pulirla durante la rotazione, riducendo decisamente l’accumulo di sporco che in precedenza causava la perdita di efficienza. Dopo diverse settimane di test abbiamo trovato giusto qualche traccia di sporco, niente in confronto alle soluzioni testate finora e prive di una simile trovata.
La navigazione è affidata a una classica torretta laser, che permette di creare rapidamente una mappa dell’ambiente, con un sistema a luce strutturata per l’individuazione di ostacoli che non vengono riconosciuti ma che vengono evitati senza che l’efficienza di pulizia ne debba risentire.
La stazione di ricarica avvolge il robot, lasciando esposta una piccola parte, riducendo così l’accumulo di polvere sulla parte superiore del dispositivo. Nella parte alta della stazione è presente un coperchio che nasconde i due serbatoi per l’acqua sporca e quella pulita, e un ulteriore coperchio sotto al quale è alloggiato il sacchetto per la polvere. Quest’ultimo non è dei più grandi ma dopo circa un mese è rimasto ancora dello spazio a disposizione. Manca solo, così come nel modello Curv, un serbatoio per l’aggiunta automatica di un detergente che può comunque essere aggiunto con parsimonia nel serbatoio dell’acqua pulita ogni volta che viene riempito.
Rinunce intelligenti
Sono quattro le funzioni che Roborock ha deciso di togliere a questo Qrevo Curv 5X rispetto al “fratello maggiore” Qrevo Curv, ma si tratta di rinunce che a nostro avviso non andranno a pesare particolarmente. Vediamo perché. Della potenza di aspirazione vi abbiamo già parlato, i 1.500 Pa in meno rispetto a Qrevo Curv non vanno a inficiare le prestazioni, che restano comunque di altissimo livello.
Sparisce AdaptiLift Chassis, la tecnologia che permette al robottino di alzarsi fino a 4 centimetri dal pavimento per superare soglie o piccoli gradini, accedendo a tutti gli ambienti di casa. Se però nella vostra abitazione non ci sono dislivelli da superare o soglie che separano le stanze, è una tecnologia di cui tutto è tranquillamente possibile fare a meno. Qualcuno potrebbe obiettare che una simile caratteristica può tornare utile con determinate sedie, ma siamo dell’idea che per una pulizia corretta la soluzione migliore sia sempre quella di mettere le sedie sopra al tavolo, così da semplificare il lavoro e ottenere una miglior risultato finale.
Manca anche la funzione dedicata alle videochiamate, una funzione che sicuramente può tornare utile per sorvegliare bambini o persone anziane, ma anche in questo caso è più semplice utilizzare una serie di telecamere, che possono anche svolgere funzioni di sicurezza, o affidarsi a un normale smartphone. Sulle prime può sembrare una funzione utile, ma dopo averla provata su diversi robot aspirapolvere possiamo garantirvi che la sua assenza non pesa in modo particolare.


Se non vi piacciono gli assistenti vocali, magari perché abitate in condominio o perché avere una famiglia rumorosa, non sentirete certo la mancanza di Rocky, l’assistente vocale di Roborock che su Qrevo Curv permette di eseguire una serie di operazioni. Noi non lo utilizziamo mai, ma non ci piacciono Alexa, Siri e compagnia bella, se per voi è un fattore imprescindibile, allora dovrete valutare bene questa assenza.
L’ultima rinuncia è in realtà una differente scelta a livello tecnologico. Mentre Qrevo Curv utilizza la tecnologia Reactive AI, che combina un sistema a luce strutturata e una telecamera RGB per riconoscere ed evitare gli ostacoli, Qrevo Curv S5X si “accontenta” di una tecnologia con luce strutturata, chiamata Reactive Tech che riesce a identificare gli oggetti senza però riconoscerli in maniera specifica, aggirandoli comunque senza problemi e continuando così la pulizia senza intoppi.
Dal punto di vista dell’efficienza cambia davvero poco, nel peggiore dei casi gli eventuali oggetti dimenticati sul pavimento (ciabatte, indumenti, scatole) potrebbero venire spostati, ma anche in questo caso un controllo visivo prima di avviare la pulizia è sempre la soluzione migliore, come nel caso delle sedie.
Se considerate che queste “mancanze” valgono 500 euro di risparmio sul prezzo di listino, potete ben capire come si tratti di scelte intelligenti che vi garantiscono comunque una elevata qualità della pulizia senza andare a pesare in maniera eccessiva sul portafogli.
Prestazioni convincenti
Dopo aver parlato di funzioni presenti e assenti, è giunto il momento di parlarvi di come si comporta Roborock Qrevo Curv S5X, la parte essenziale di questa recensione. Al netto dell’assenza di un serbatoio per il detergente, questo robot aspirapolvere ci ha pienamente convinti, a partire dall’app Roborock, una delle migliori in circolazione per opzioni e completezza.
Dopo aver effettuato il pairing con il robot, operazione decisamente semplice, è possibile regolare ogni parametro, dall’utilizzo della tecnologia FlexiArm alla frequenza di svuotamento del serbatoio interno, dal livello di umidità per i due moci alla frequenza di lavaggio di questi ultimi. La procedura iniziale per creare la prima mappa ha richiesto, nel caso di un appartamento di circa 80 metri quadri, poco più di dieci minuti con un risultato finale che ci ha decisamente sorpresi.
Gli ambienti sono stati riconosciuti e suddivisi in maniera corretta, e dopo aver provato decine di diversi robot, è la prima volta che accade. Abbiamo dovuto semplicemente assegnare i nomi alle stanze prima di iniziare le operazioni di pulizia vera e propria. Qui le possibilità offerte da Roborock sono davvero tantissime, a partire dalla gestione Smart che regola tutti i parametri in maniera completamente autonoma, in base al tipo di pavimento e alla disposizione delle stanze.








È ovviamente possibile impostare una sequenza di pulizia, molto utile se siete in casa durante le operazioni, ma in questo caso dovete aspettarvi consumi leggermente superiori e, almeno nel nostro caso, circa 15 minuti in più per completare le operazioni. Abbiamo apprezzato particolarmente la modalità Flusso di lavoro, che permette di selezionare le operazioni da effettuare suddividendolo in fasi. Noi abbiamo provato a far aspirare lo sporco in tutte le stanze e successivamente a lavarne la metà, con risultati soddisfacenti ma impegnativi dal punto di vista dei consumi (cresciuti del 20% rispetto alla modalità Smart) e del tempo impiegato (anche 25 minuti in più).
Nel complesso la pulizia, incluso lavaggio di metà stanze, ha richiesto circa un’ora e 25 minuti, un risultato molto soddisfacente, così come la qualità della pulizia. Lungo i bordi non abbiamo trovato aloni e anche in cucina, dove le macchie sono sempre presenti, non ci sono mai stati residui di alcun tipo. Molto utile la funzione che permette di scegliere in quale fascia oraria effettuare la ricarica, così da contenere i costi in bolletta, mentre la ricarica rapida ha notevolmente ridotto i tempi di ricarica rispetto ai robot di generazione precedente. In circa tre ore la batteria è caricata completamente, partendo da zero.
Pur potendo contare su una potenza di aspirazione di ben 17.000 Pa, Roborock Qrevo Curv S5X non è particolarmente rumoroso. Anche alla massima potenza è possibile ascoltare la TV senza dover alzare in maniera esagerata il volume o portare avanti una normale conversazione. Va detto che se, come abbiamo fatto noi in questo periodo di test, effettuate la pulizia tutti i giorni, è sufficiente impostare la potenza sul livello Bilanciato per ridurre notevolmente il rumore, che diventa praticamente nullo quando il robot sta lavando il pavimento.
Convincente anche la stazione di ricarica, che oltre a essere davvero bella, è completa in ogni suo aspetto. La polvere viene raccolta in maniera impeccabile dal cassetto del robottino, raramente abbiamo trovato qualche pelucco, e il sacchetto della polvere può essere sostituito ogni 45/60 giorni. Ci è piaciuto il sistema di chiusura, in gomma, che rende impossibile la fuoriuscita di sporco quando il sacchetto viene rimosso.
Semplice anche la gestione dei due contenitori per acqua pulita e sporca, anche l’interno dei serbatoi è lineare per rendere agevole la pulizia. Molto bene la funzione di lavaggio, abbiamo fatto pulire al robot delle macchie di grasso create appositamente e sui panni non è rimasta alcuna traccia, merito anche dell’acqua riscaldata fino a 75º. L’asciugatura richiede un paio d’ore ma è silenziosa e dopo un mese non abbiamo mai percepito cattivi odori, segno che tutto funziona a dovere. Da segnalare la presenza di una funzione di autopulizia per la base, con i raschietti che raccolgono lo sporco dal fondo della vaschetta in cui vengono lavati i moci. Al termine della nostra prova abbiamo trovato solo qualche residuo, per cui è lecito pensare che sia possibile aspettare 5-6 mesi prima di dover intervenire manualmente per una pulizia approfondita.
Considerazioni finali
Roborock ha decisamente fatto centro, andando a togliere alcune funzioni decisamente particolari, che potrebbero non servire a tutti gli acquirenti, lasciando tutto quello che serve, con una qualità costruttiva elevata, un algoritmo di navigazione eccellente e tante soluzioni che lo rendono decisamente un acquisto consigliato, se il prezzo finale rientra nel vostro budget. Peccato solo per l’assenza del serbatoio per il detergente, assente anche nel modello più costoso, ma è una rinuncia che alla fine non pesa troppo.
Potete acquistare Roborock Qrevo Curv S5X su Amazon o sullo store ufficiale a 849,99 euro invece di 999,99 euro, con un set di accessori extra incluso, che comprende una spazzola di ricambio e due sacchetti polvere, (989,99 euro sullo store Roborock) fino al 16 marzo 2025.
Pro:
- sistema anti groviglio molto efficace
- elevata potenza di aspirazione
- ottimo algoritmo di navigazione
Contro:
- manca la possibilità di aggiungere un detergente all'acqua
- consumi leggermente elevati con alcune modalità