Mossa decisamente inattesa quella annunciata nelle ultime ore da Google, che ha deciso di mandare in pensione una serie di dispositivi molto apprezzati dagli utenti. Stiamo parlando dei termostati Nest e più in particolare quelli di prima e seconda generazione ma anche il modello lanciato in Europa nel 2014.
A partire dal 25 ottobre i possessori di tali modelli non potranno più controllare i relativi dispositivi tramite smartphone, Home Assistant o altre integrazioni, anche se potranno continuare a regolare manualmente la temperatura o pianificarne il funzionamento direttamente sullo schermo del termostato.
Per cercare di placare gli animi degli utenti coinvolti, che non saranno certamente contenti di vedere i propri prodotti trasformati in semplici termostati “stupidi”, Google ha deciso di offrire agli utenti degli USA uno sconto di 130 dollari (160 dollari per gli utenti canadesi) sull’acquisto di un Nest Learning Thermostat di quarta generazione.
Google molla l’Europa
Decisamente diverso invece il discorso per gli utenti europei, che di fatto verranno abbandonati. Google ha infatti comunicato che non intende lanciare nuovi termostati della serie Nest sul mercato europeo, motivando la propria scelta.
Secondo il colosso di Mountain View infatti, i sistemi di riscaldamento utilizzati sui vari mercati europei sono univi e hanno una varietà di requisiti hardware e software tale da rendere complicata la progettazione di termostati che possano funzionare correttamente in ogni abitazione. Gli utenti europei potranno comunque continuare ad acquistare Nest Learning Thermostat di terza generazione e Nest Thermostat E (2018), almeno fino a quando non saranno esaurite le scorte, ricevendo supporto e aggiornamenti software.
Per gli utenti europei coinvolti nella fine del supporto per i modelli di prima e seconda generazione è inoltre previsto uno sconto del 50% sull’acquisto di Tado Smart Thermostat X, che a questo punto diventa la principale alternativa per chi vuole un termostato intelligente di ottimo livello.
Si tratta di dispositivi presenti sul mercato da oltre un decennio e la scelta di Google di terminarne il supporto può sembrare lecita. Dal punto di vista dei consumatori però resta la beffa di aver acquistato un dispositivo senza aver modo di sapere che aveva una data di scadenza oltre la quale sarebbe diventato un semplice termostato senza funzioni smart.