Google Home continua ad arricchire le sue funzionalità per semplificare la vita quotidiana degli utenti. Tra le ultime novità in fase di test nella Public Preview, c’è l’integrazione del presence sensing con dispositivi multimediali, un’innovazione che migliora le automazioni domestiche.
Come funziona il presence sensing con dispositivi multimediali?
Il presence sensing, che consente di attivare le modalità “Home” e “Away” e personalizzare le routine in base alla presenza in casa, ora può utilizzare dati provenienti da dispositivi multimediali. Questi includono:
- Smart speaker e display.
- Televisori (compresi quelli con Google TV e Chromecast).
- Console di gioco.
- Streaming box e stick.
Questa funzione consente a Google Home di rilevare la presenza quando i dispositivi si accendono, si spengono o riproducono contenuti multimediali. Questo rappresenta un passo avanti rispetto al rilevamento basato su telefoni e smart speaker, offrendo una copertura più accurata.
Come attivare questa funzione?
Per testare questa funzione, gli utenti devono accedere alla Public Preview di Google Home. Una volta abilitata, è possibile attivare il presence sensing con dispositivi multimediali seguendo questi passaggi:
- Apri l’app Google Home.
- Vai su Impostazioni > Presence Sensing.
- Scorri fino alla nuova sezione “Media Devices (experimental)” e abilita l’opzione.
Tra i dispositivi compatibili già rilevati figurano Chromecast, Chromecast con Google TV e altri streamer Google.
Altre funzionalità in fase di test
Questa novità si affianca ad altre sperimentazioni attualmente in corso, come:
- Accessi Admin e Member per una gestione avanzata degli utenti.
- La funzione “Help me create” per semplificare la creazione di automazioni personalizzate.
- Il test di Gemini su Google Assistant, integrato nei dispositivi Nest.
Con queste nuove funzionalità, Google Home si conferma sempre più centrale nell’ecosistema della smart home, offrendo soluzioni innovative e personalizzabili.